La digitalizzazione degli incunaboli delle biblioteche monastiche in Italia: il progetto della Fondazione Polonsky con BNCR e CERL

Biblioteca Nazionale Centrale di Roma

16 aprile 2020 - Digitalizzazione Incunaboli

F. Zabarella, Lectura [...] super Clementinis ... (Roma: Lauer, 1477)
F. Zabarella, Lectura [...] super Clementinis ... (Roma: Lauer, 1477)

La Biblioteca nazionale centrale di Roma ha sempre rivestito un ruolo leader tra le biblioteche italiane nel censimento e nello studio della stampa dei primordi, a partire dalla pubblicazione, fra il 1943 e il 1981, del monumentale Indice generale degli incunaboli delle biblioteche d’Italia.

01_Lattanzio 1465_SubiacoBen_2125414_0025Sulla scia di questa consolidata tradizione, che si è arricchita nel tempo di numerose ulteriori esperienze, come quella di unico referente italiano per ISTC (Incunabula Short-Title Catalogue), la Biblioteca nazionale centrale di Roma, in collaborazione con il Cerl – Consortium of European Research Libraries, e con il generoso contributo della Fondazione Polonsky, sta coordinando un ambizioso progetto di digitalizzazione e catalogazione degli incunaboli delle biblioteche annesse ai Monumenti Nazionali.

Queste biblioteche, così definite perché afferenti a complessi monastici classificati negli anni come rilevanti per le proprie caratteristiche storiche, vantano infatti una tradizione secolare e collezioni di eccezionale valore, hanno rivestito un ruolo fondamentale nel processo di conservazione e trasmissione del sapere e testimoniano con la loro storia momenti fondamentali della nostra eredità culturale.

La Biblioteca di Santa Scolastica di Subiaco è stata a buon diritto scelta come punto di partenza del progetto poiché presso questo monastero benedettino i chierici Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz, provenienti dalla Germania, stamparono fra il 1464 e il 1467 i primi incunaboli italiani, dando avvio nel nostro paese alla stagione dell’Ars artificialiter scribendi.

La digitalizzazione e approfondita catalogazione dei 206 incunaboli della biblioteca del Monastero di Santa Scolastica di Subiaco rappresenta dunque la fase iniziale di un più ampio progetto, concepito per moduli, focalizzato su piccole collezioni pubbliche, private ed ecclesiastiche sparse sul territorio nazionale che conservano raccolte di straordinario pregio e rarità e che richiedono particolare attenzione ai fini della loro tutela, conservazione e fruizione.

Il modello di ricerca proposto affronta molteplici aspetti, materiali e testuali, presenti nei libri del XV secolo ed ha come oggetto non solo gli incunaboli, ma tutto ciò che ruota attorno al libro e alle relative collezioni – cataloghi, inventari, manoscritti di tipografia, carte d’archivio.

 Al progetto è dedicato un sito appositamente costruito che funge da aggregatore fra le notizie relative agli incunaboli e ai materiali bibliografici ad essi connessi, le riproduzioni digitali dei volumi pubblicate sulla teca della BNCR e le descrizioni nei principali database bibliografici nazionali ed internazionali (ISTC, GW, MEI, TEXT-inc, 15cILLUSTRATION, OPAC SBN, OPAC-BVE), per un approccio “totale” alle edizioni e agli esemplari.

Il portale, in continuo aggiornamento, offre un ricco apparato di contenuti multimediali e testuali, con video sulla nascita della prima impresa tipografica a Subiaco e il passaggio dalla produzione manoscritta del libro a quella a stampa, una storia illustrata digitale sulle biblioteche annesse ai monumenti nazionali, blog dei ricercatori sugli aspetti più interessanti e curiosi emersi dall’analisi degli esemplari esaminati, approfondimenti e bibliografia.

http://digitale.bnc.roma.sbn.it/progettopolonsky

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