Compiti istituzionali

I compiti della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma sono sanciti dal D.P.R. 5 luglio 1997, n. 417 (Regolamento recante norme sulle biblioteche pubbliche statali – G.U. 5.10.1995, n.233, S.O .n.118) Art.1, c.2.

Tale articolo individua come compiti della Biblioteca:

  1. raccogliere e conservare la produzione editoriale italiana a livello nazionale e locale;
  2. conservare, accrescere e valorizzare le proprie raccolte storiche;
  3. acquisire la produzione editoriale straniera in base alle specificità delle proprie raccolte e tenendo conto dell’esigenza dell’utenza;
  4. documentare il posseduto, fornire informazioni bibliografiche e assicurare la circolazione dei documenti.

Per ottemperare ai suoi fini istituzionali (punto a) la Biblioteca si avvale dell’istituto del Deposito legale dei documenti (L. 15 aprile 2004, n.106. Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico – G.U. 27.4.2004, n.98, S.G. e D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252. Regolamento recante norme in materia di deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico G.U. 18.8.2006, n.191, S.G.), per cui la biblioteca riceve una copia di  tutti i  documenti pubblicati sul territorio nazionale dagli editori o dai responsabili delle pubblicazioni.

L’incremento delle raccolte della Biblioteca è anche assicurato tramite gli acquisti e i doni, che nel tempo hanno teso a prediligere l’indirizzo storico umanistico ma senza tralasciare gli ambiti tecnico scientifici.

Allo scopo di rendere accessibili i propri documenti ad un numero sempre più elevato di lettori, la Biblioteca ha dato avvio a diversi progetti di digitalizzazione anche in collaborazione con partner esterni (ad esempio Google Books).

Al fine di una sempre maggiore valorizzazione degli importanti fondi (librari e archivistici) dedicati agli autori contemporanei, ad oggi la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma forma uno dei centri più rilevanti per gli studi sulla letteratura italiana contemporanea, è stato inaugurato il progetto Spazi900; un’area museale dedicata  agli scrittori italiani del ‘900. Spazi900 non vuole essere un punto d’arrivo ma un punto d’inizio e incentivo per nuovi progetti, con l’augurio di potere ricevere le carte che gli scrittori vorranno donare alla Biblioteca. La Biblioteca vuole essere oggi il luogo ideale di conservazione e studio delle carte contemporanee.

Infine in osservanza ai compiti elencati (punti b, d) la Biblioteca cura dal 1886 la pubblicazione delle opere moderne straniere (BOMS) ed ha curato la pubblicazione dell’Indice generale degli incunaboli, 1943- 1981 (IGI). Nel 1989 ha costituito il Centro Nazionale per lo studio del manoscritto, che conserva oltre 100.000 microfilm di manoscritti posseduti dalle principali biblioteche italiane, pubbliche e private.