Sezione romana e Fondo Ceccarius

Sezione romana

La Sezione romana nasce nel 1903 ad opera di Domenico Gnoli, che diresse la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma dal 1881 al 1909. Gnoli volle individuare, tra i doveri dell'istituto bibliografico che si trovava a dirigere, quello di documentare la cultura e la storia di Roma divenuta da poco capitale d'Italia. Si tratta di una raccolta costituita allo scopo di dare la visione della città attraverso i suoi monumenti rappresentati e raccontati durante l’evoluzione e la storia di Roma: dunque descrizioni generali e particolari di Roma, Mirabilia urbis, guide, vedute, impressioni di viaggiatori, senza dimenticare la raccolta, tra le più estese, delle piante di Roma.  Se il nucleo originario della raccolta fu la Sezione di Topografia Romana oggi la collezione intende documentare non solo l’immagine della città e delle sue trasformazioni urbane, ma la vita culturale di Roma in ogni sua manifestazione, compreso il dialetto.

I volumi della Sezione romana si consultano in Sala Romana, sono consultabili sul Catalogo generale e in quello speciale a schede e nel catalogo on line (Opac) della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

La raccolta comprende documenti manoscritti e a stampa: è costituita da 4000 pubblicazioni monografiche e 2600 tra disegni, stampe e incisioni. Attualmente l'incremento del fondo si verifica per deposito legale e per acquisto di opere antiche e moderne

Fondo e raccolta Ceccarius

Nel 1972 il Ministero della Pubblica Istruzione ha acquistato ed ha affidato alla Sezione Romana la biblioteca e l'archivio di Ceccarius (Giuseppe Ceccarelli, 1889-1972), l'illustre romanista che mise insieme un'importante raccolta che documenta la cultura romana dell'Ottocento e del Novecento. Il fondo e raccolta Ceccarius comprende circa 4000 volumi, alcune testate di periodici romani, documenti storici manoscritti e a stampa, ai quali vanno aggiunti i documenti della sua attività di giornalista o di componente di istituzioni pubbliche, culturali o amministrative, stampe e piante topografiche di Roma, una preziosa miscellanea ricca di curiosità e a volte di vere e proprie rarità, una raccolta di ritagli a stampa ordinati per soggetto e circa un migliaio di fotografie, alcune particolarmente importanti perché documentano le trasformazioni di Roma all'indomani della sua proclamazione a capitale d'Italia.

Archivio fotografico Vittorio Emanuele e Ceccarius

L'archivio fotografico Vittorio Emanuele comprende circa 3500 fotografie (tutti positivi) di vario genere, sciolte o in album, pervenute in Biblioteca per tutelarne la riproduzione o per deposito legale. Raccoglie opere di fotografi attivi tra la fine del XIX sec. e l'inizio del XX, oltre ad alcuni gruppi omogenei di valore storico documentario (monumenti, ritratti, opere d'arte, scene di vita e di costume), riguardanti personaggi illustri (Garibaldi, Puccini) o anche singoli avvenimenti (apertura del traforo del Sempione, l'arrivo di Hitler a Roma). L'archivio fotografico Ceccarius, pervenuto alla Biblioteca unitamente alla Biblioteca e Raccolta Ceccarius, è costituito da 1500 fotografie (tutti positivi) che documentano prevalentemente Roma e le sue trasformazioni tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.

Tutte le fotografie sono state in parte sottoposte a spolveratura e sono in via di sistemazione in idonei contenitori; sono liberamente consultabili previo appuntamento con il responsabile della Sala Romana.