Sezione africana

Creata nel 1906, insieme all’Istituto Italo-Africano (IIA), allo scopo di soddisfare l’esigenza di un organismo informativo sui problemi dei possedimenti italiani d’oltremare, è la più antica biblioteca specializzata in studi africani esistente in Italia: raccoglie il più ampio patrimonio bibliografico africanistico ed è stata fin dalla fondazione il principale centro di documentazione per gli studiosi di tutte le discipline del settore. Concepita come centro di orientamento bibliografico dell’esperienza coloniale europea, essa raccoglie una ricca collezione, unica nel suo genere, di opere relative in particolar modo ai Paesi dell’Africa e alla presenza italiana in Africa nord-orientale in epoca coloniale. La biblioteca documenta inoltre i novant’anni di vita dell’Istituto (confluito nel 1995 nell’IsIAO insieme all’Istituto italiano per il medio e l’estremo oriente) e, in generale, la politica italiana in Africa: politica di esplorazione, di colonizzazione, di preparazione all’indipendenza per la Somalia, di cooperazione. È soprattutto il fondo storico, comprendente volumi che datano a partire dall’inizio del secolo XIX, che s’impone all’attenzione degli specialisti per la sua ricchezza e per l’interesse bibliografico che ricopre. La legge 29 aprile 1953, n. 430 ha delegato all’Istituto Italo-Africano tutte le attività di interesse scientifico e culturale del soppresso Ministero per l’Africa italiana, compresa la biblioteca, che si sarebbe arricchita anche dei fondi provenienti dal Museo Coloniale. In questo modo ha avuto origine la più importante e ricca biblioteca italiana dedicata al continente africano e – per la documentazione riguardante l’Eritrea, l’Etiopia, la Libia e la Somalia – una delle più importanti al mondo. Tra monografie, miscellanee e periodici la Sezione Africana della Biblioteca comprende più di 50.000 opere. A partire dal 1999 – anno in cui la Biblioteca ha aderito al Polo SBN IEI (Istituti culturali di Roma), – le nuove accessioni sono state ingressate e catalogate direttamente online. Le nuove acquisizioni presenti nel catalogo informatizzato nel complesso ammontano a 77.581 unità, periodici inclusi; tra le notizie bibliografiche inserite in SBN figurano anche alcuni volumi recuperati retrospettivamente dal catalogo cartaceo. Inoltre sono presenti opere di geografia, atlanti, atlanti storici, letteratura di viaggio, resoconti di spedizioni esplorative di varie nazionalità nel secolo XIX e primi decenni del XX, enciclopedie e repertori. Le opere sono prevalentemente in lingua italiana, inglese, tedesca e francese, ma anche in svedese, spagnolo, portoghese e russo. Della collezione fa parte anche un piccolo fondo – circa 500 volumi – di opere scritte in lingue orientali: arabo, ge’ez, amarico, tigrino e tigré. Del Fondo Antico fanno parte alcune edizioni rare (circa 160 unità con collocazione Gen. Ant. o Tucci Ant.) – pregevoli per le incisioni, le stampe, le tavole a colori - molto ricercate sul mercato antiquario. Si tratta in prevalenza di relazioni di viaggio e di opere di letteratura classica greca e latina: tra queste si segnalano una Historia delle cose etiopiche di Eliodoro, stampata a Venezia nel 1636 (inv. 4346, presente anche nell’OPAC SBN) e i 23 tomi della Storia dell’Impero Ottomano di Joseph von Hammer-Purgstall, stampata a Venezia negli anni 1832-33 (inv. 7658-80). Va messa in evidenza infine la rarità e l’unicità della ricca collezione di libri italiani stampati in Etiopia, Libia, Somalia ed Eritrea in epoca coloniale.