Carte geografiche

La raccolta proviene per la maggior parte dal Servizio cartografico del Ministero dell’Africa Italiana (MAI), nato nel 1914 con funzioni di documentazione interna. Il primo nucleo venne tuttavia costituito a cura di Uffici variamente denominati presso il Ministero degli Affari Esteri già a partire dal 1882. La raccolta si è andata formando sia attraverso la produzione interna del servizio cartografico, sia attraverso la politica di scambi e invii gratuiti di provenienza prevalentemente britannica e francese. Fonte di approvvigionamento sono stati anche l’Istituto Geografico Militare e l’Istituto Idrografico della Marina. Di incidenza numerica minore sono le carte provenienti dalla produzione privata sia italiana, sia estera, rappresentata soprattutto da carte estratte da riviste geografiche dell’epoca. La raccolta costituisce complessivamente un unicum senza concorrenti in Italia quanto a documentazione specificatamente concernente l’Africa, in particolare i territori a suo tempo sotto il dominio italiano. Il fondo è stato riordinato negli anni 1983-1986 secondo criteri semplici e pratici che ne hanno consentito la consultazione anche ad un pubblico non specializzato.
La consistenza del fondo è di circa 3.000 carte per un totale di 14.000 fogli. Non è mai stata effettuata una catalogazione dei singoli documenti, ma nel 1987 l’Istituto ha pubblicato una guida alla consultazione, contenente in appendice il catalogo topografico, un inventario sommario dei documenti organizzati secondo semplici criteri. Il fondo comprende carte prodotte dal 1899 al 1953, anno di soppressione del Ministero dell’Africa Italiana; le ultime carte prodotte si riferiscono alla AFIS (Amministrazione fiduciaria della Somalia).
Il pezzo più prezioso della raccolta è una carta navale araba nota come Mappamondo arabo, datato 1579 e attribuito ad ‘Ali ibn Ahmad al-Sharafi. L’autore faceva parte di una famiglia di cartografi tunisini (dal porto di Sfax, sotto il controllo dell’impero Ottomano), attiva nei secoli XVI-XVII. Altre preziose mappe prodotte da eminenti membri di questa stessa famiglia sono oggi conservate presso la Bibliothèque Nationale di Parigi e la Bodleian Library di Oxford.