Restaurare cum laude

Biblioteca nazionale centrale di Roma - Galleria

18 aprile - 16 giugno 2018 - Mostra

La mostra Restaurare cum laude vuole essere la testimonianza, di una lunga e consolidata collaborazione tra la Biblioteca nazionale centrale di Roma e l’Istituto centrale per il restauro e la conservazione dei beni archivistici e librari, che nasce nellontano 1975, con l’inaugurazione della moderna sede della Biblioteca nella vasta area archeologica del Castrum Praetorium e che vede l’allora Istituto di Patologia del Libro, chiamato a formare i primi restauratori del Laboratorio, istituito all’interno della Biblioteca nazionale per soddisfare tutte le necessità di restauro, prevenzione e conservazione del patrimonio.
L’Istituto centrale per il restauro e la conservazione dei beni archivistici e librari (ex Regio Istituto per la patologia del libro), fondato da Alfonso Gallo e che celebra nel 2018 gli 80 anni dalla sua istituzione, è stato sempre un’eccellenza nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio archivistico e librario operando nel mondo della conservazione e del restauro dei beni librari e unendo la ricerca scientifica alla conoscenza del libro, sia da un punto di vista delle sue componenti materiche che della storia delle sue vicissitudini attraverso i secoli.
Dopo un susseguirsi di esperienze didattiche sempre orientate alla formazione specialistica nel restauro e nella conservazione dei materiali archivistici e librari, nel 2011 la Commissione tecnica per le attività istruttorie finalizzate all’accreditamento delle istituzioni formative e per la vigilanza sull’insegnamento del restauro dà parere di conformità in ordine all’istituzione e all’attivazione del Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e restauro dei Beni Culturali. Si avvia quindi la Scuola di Alta Formazione e Studio (SAF) quinquennale a ciclo unico, con l’attivazione del Percorso formativo professionalizzante 5: “materiale librario e archivistico, manufatti cartacei e pergamenacei, materiale fotografico, cinematografico e digitale”.
Le cinque tesi di restauro esposte raccontano gli interventi e le soluzioni conservative intrapresi dalle laureande ed eseguiti su beni della Biblioteca, concordando le scelte operative.
I lavori di tesi qui esposti, eseguiti con grande perizia dai laureati SAF-ICRCPAL, testimoniano il successo della pluriennale e fruttuosa collaborazione con la prestigiosa Biblioteca nazionale che mette a disposizione, dopo una attenta selezione, manufatti di rara bellezza e interesse storico. I laureandi hanno così l’opportunità di coniugare il saper fare acquisito nei cinque anni di studio, con la conoscenza diretta del luogo per eccellenza preposto alla conservazione: la Biblioteca. La sinergia fra le due istituzioni pubbliche dimostra che conservare e restaurare il bene culturale dà luogo ad un importante percorso di valorizzazione, che si realizza attraverso lo studio multidisciplinare dei preziosi manufatti. Concordando le scelte degli interventi e delle soluzioni conservative, i risultati possono riservare sorprese inaspettate che aprono nuovi canali di conoscenza.