Incunaboli

Il settore si occupa della catalogazione e valorizzazione dei libri antichi a stampa prodotti dalle origini della stampa al 1500 e delle informazioni bibliografiche relative a questo materiale. La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma è stata sin dall'inizio della sua attività un punto di riferimento e centro di ricognizione raccolta e catalogazione dei fondi dei testi a stampa del secolo XV, dapprima catalogando in maniera sistematica la propria collezione e, successivamente estendendo la ricerca alle biblioteche romane, laziali e di seguito a tutte quelle presenti sul territorio nazionale che possedessero incunaboli.  Si deve all'allora Direttore Giuliano Bonazzi l'iniziativa della compilazione di un catalogo collettivo degli incunaboli conservati nelle biblioteche italiane così agli inizi degli anni '30 venne istituito all'interno del Dipartimento Manoscritti della Biblioteca la redazione di quello che sarebbe poi stato l'IGI (Indice generale degli incunaboli delle biblioteche d'Italia); che vide la luce nel 1943 con la stampa del primo volume . Il lavoro venne concluso nel 1981 con la pubblicazione del sesto e conclusivo volume.

Nella primavera del 1992 la Biblioteca nazionale di Roma entrava a far parte, in rappresentanza dell'Italia, del progetto ISTC (Incunabula short-title catalogue). Ad ottobre dello stesso anno venne installata nell'ufficio della ricostituita redazione dell'IGI presso il Dipartimento manoscritti e rari della BNC la base dati ISTC con un campo destinato alle localizzazioni limitato all'Italia. Il lavoro di aggiornamento di IGI è ripreso con l'inserimento delle biblioteche non presenti e che avevano segnalato la presenza di incunaboli dopo il 1981 e anche delle localizzazioni degli incunaboli.

Nel corso di questi ultimi anni, con uno scambio continuo di informazioni tra l'Ufficio Incunaboli della BNCR e i colleghi impegnati nell'aggiornamento continuo di ISTC presso la British a Londra, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ha contribuito - e contribuisce tuttora - alla formazione di quello che si avvia ad essere il catalogo mondiale degli incunaboli: alla data gennaio 2008 la base dati registra infatti 29.777 edizioni su un dato presunto di 30.000 stampate fino al 31 dicembre 1500.

La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ha inoltre contribuito - con la riproduzione di 400 edizioni - al progetto INCIPIT, finanziato dalla Comunità Europea, che ha trasferito su CD-Rom le registrazioni di ISTC accompagnate dalle immagini delle carte tradizionalmente significative nella descrizione di incunaboli. Tale progetto è poi sfociato nella pubblicazione dell'IISTC - Illustrated Incunabula short-title catalogue giunto alla seconda edizione nel 1998, che contiene tutta la base dati e le riproduzioni del 20% delle edizioni in essa registrate.   

La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma possiede 1620 edizioni del XV secolo, i volumi provengono prevalentemente dai Fondi storici delle Biblioteche delle Corporazioni soppresse alla fine dell'800 e comprendono numerosi esemplari unici in Italia. Recentemente la già preziosa raccolta della Biblioteca si è ulteriormente arricchita con l'acquisto di un esemplare unico al mondo delle Opere di Virgilio, stampato a Milano da Ulrich Scinzenzeler nel 1498.      

      

Gli incunaboli si consultano nella Sala manoscritti e rari e sono reperibili attraverso i seguenti strumenti: