Summer school IL LIBRO DEL ’900. Tecniche di produzione e recupero della memoria tipografica del ʼ900

Programma

Martedì 11 giugno 2019

 

10.00 – 11.00
Andrea De Pasquale
Introduzione al corso. Bibliologia del libro del
ʼ900: spunti e riflessioni.

11.00 – 13.00
Andrea De Pasquale
Evoluzione delle tecniche di stampa.

Visita alla collezione di macchine della BNCR.

La produzione del libro dalle origini intorno alla metà del XV secolo al XX secolo rappresenta un mirabile capitolo ancora poco noto della storia della tecnologia. Le procedure di fabbricazione dei libri rimasero sostanzialmente le stesse per oltre trecento anni finché le tecniche passarono da manuali a meccaniche, spinte da un mercato che chiedeva larghe tirature e prezzi contenuti e che fece perdere al libro quell'aspetto di raffinato prodotto di artigianato, trasformandolo in un oggetto in serie.

13.00 – 14.00
Pausa pranzo

14.00 – 16.00
Enrico Tallone

Da Gutenberg alla luna: estetica e tecnica dei caratteri tipografici, con particolare approfondimento sul ʼ900.

Dopo una necessaria e propedeutica introduzione storica, Enrico Tallone  guiderà i partecipanti in un percorso attraverso l'estetica dei caratteri del '900, commentandone desinenze, peculiarità e stili. Inoltre, sulla base dell'esperienza di ottant'anni di editoria, farà seguire il racconto di come opera l'atelier tipografico della casa editrice. Fondata a Parigi nel 1938 da Alberto Tallone - che proseguì l'attività dei tipografi artisti Leon Pichon e Maurice Darantiere, suoi maestri, acquisendone piombi e macchinari - essa, diretta da Enrico Tallone,  è l'unica  a comporre  esclusivamente  a mano, con caratteri di cassa, tratti dai punzoni originali, i classici antichi e moderni della letteratura e della poesia.

16.00 – 18.00
Silvio Antiga e Sandro Berra
Tipoteca Italiana: museo, archivio, biblioteca e stamperia.
Il patrimonio della tipografia come “memoria di massa” culturale.

Tipoteca Italiana, fondazione privata voluta dai fratelli Antiga, è un polo museale dedicato alla tipografia ormai prossimo al traguardo dei 25 anni di vita. La sua costituzione si deve proprio alla volontà di preservare la storia dei caratteri e degli strumenti della tipografia, unita a quella dei protagonisti che hanno “disegnato” il gusto estetico di libri, riviste, stampati in Italia. Oggi, come in passato, il design grafico è il risultato di una formazione altamente specialistica, unita alla cultura storica del lettering e dei caratteri, all’esperienza empirica e alla profonda conoscenza di princìpi formali ed estetici. La storia della tipografia è indissolubilmente associata a quella della civiltà che li ha prodotti e adottati, e consente quindi un’altrettanta puntuale lettura della sua grammatica estetico-visiva.

 

Mercoledì 12 giugno 2019

Aspetti del libro del ʼ900

9.00 – 11.00
Massimo Gatta
Futurismo su latta. Dalle litolatte agli esempi contemporanei.
L'uso del metallo nel libro di pregio del Novecento.

Il Futurismo italiano è l'unica tra le grandi avanguardie storiche del Novecento europeo ad avere utilizzato il metallo per fini tipografico-editoriali, realizzando non solo celebri Litolatte, come quelle del '32, del '34 e il Farfa del 1986, ma anche componimenti poetici, arredi, propaganda fascista e biglietti da visita sempre su latta. Questo utilizzo così massiccio del metallo nella prima delle avanguardie europee del Novecento, che proprio quest'anno festeggia i 110 anni dalla fondazione, in diretto rapporto col libromacchinismo, ha avuto notevoli influssi anche su alcune pubblicazioni contemporanee, ad esempio di ambito aziendale. L'intervento, pur focalizzando l'attenzione sulla produzione in metallo del Futurismo, si dilunga anche su alcuni esempi contemporanei poco conosciuti, costituendo una delle rarissime occasioni in cui viene documentato l'uso del metallo in editoria.

11.00 – 13.00
James Clough

Caratteri di legno in Italia.

Una nicchia della storia della tipografia, fino a pochi anni fa trascurata, riguarda i caratteri di legno. Si attribuisce all’americano Darius Wells il merito di aver inventato nel 1828, quasi quattro secoli dopo la Bibbia di Gutenberg, un sistema meccanico per la loro produzione in serie. La richiesta di caratteri grandi, che costavano e pesavano poco, accompagnava lo sviluppo della pubblicità e il successo della cartellonistica. Nel 1855 il folignate Francesco Salvati fu il primo a produrre e vendere in Italia caratteri di legno prodotti in serie. Il suo progetto si basava su una certa sensibilità artistica, buone conoscenze tecniche e una notevole capacità di fare affari. A partire da allora per più di 130 anni l’industria italiana delle ‘xilografie tipografiche’ fiorì registrando l’attività di una quindicina di officine sparse fra il nord, il centro e il sud del paese.

13.00 – 14.00
Pausa pranzo

14.00 – 16.00
Alessandro Corubolo
Private press in Italia nel Novecento.

Alcune considerazioni preliminari sui possibili significati attribuiti/attribuibili al termine “private press”  serviranno  a  definire  i  limiti  entro  i  quali  si  articola  l’intervento.  Partendo  dalle caratteristiche del lavoro dei grandi indiscussi maestri  (Mardersteig e Tallone) che hanno avuto notorietà internazionale anche per il disegno di nuovi caratteri – si passerà alla disamina delle principali private press che hanno operato in Italia lo scorso secolo, indicando e approfondendo le diverse motivazioni, approcci, poetiche di questo tipo di stampa e editoria. Si darà anche evidenza, con opportune esemplificazioni, agli interventi di artisti visivi nei libri di private press e alle possibili sovrapposizioni con quelli che sono chiamati ”libri d’artista”.

16.00 – 18.00
Marco Menato e Simone Volpato
Una libreria, due poeti (Umberto Saba e Virgilio Giotti), una private press.

La Libreria antiquaria Umberto Saba come luogo di poesia, come libreria e come private press per  la creazione di rarissime plaquette artigianali sotto il segno di Bodoni.

Giovedì 13 giugno 2019

Esperienze tipografiche del ʼ900

9.00 – 11.00
Mauro Chiabrando
Novecento in copertina.

Con una scelta di esempi particolarmente emblematici dagli albori del XX secolo agli anni Settanta, l’autore   propone   un   itinerario   di   immagini   ripercorrendo   a   grandi   linee   l’evoluzione dell’architettura grafica, estetica e funzionale del libro moderno in Italia. Soprattutto grazie alla copertina e all’artificio della sovraccoperta e dei suoi succedanei (acetati stampati, astucci flessibili, cofanetti rigidi), elementi che nel secondo dopoguerra ne hanno spesso caratterizzato l’aspetto esteriore, gli editori  hanno  saputo  dare  una  precisa  fisionomia  alle  loro  edizioni.  Dalle  composizioni tipografiche classiche alle illustrazioni pittoriche fino al vero e proprio cover design, sono state le più celebri collane di classici quelle maggiormente capaci di esprimere nella veste editoriale lo stile e il gusto del tempo restituendo all’osservatore contemporaneo il sapore autentico del contesto storico in cui furono concepite.

11.00 – 13.00
Gaetano Grizzanti
Campo Grafico 1933-1939: l'introduzione della progettazione. L’avanguardia della grafica dal libro alla rivista.

L’esperienza rivoluzionaria della rivista d’avanguardia - di tecnica ed estetica grafica - espressione della modernità. Elementi di un fenomeno storico e culturale, unico nel suo genere, che ha cambiato le modalità di concepimento di uno stampato determinando, di fatto, la nascita  di una nuova professione alle radici dell’attuale “graphic design”. Il  relatore  -  fondatore  e  promotore  dell’Associazione Campo  Grafico  -  per  la  prima  volta presenterà una rassegna dei 66 fascicoli pubblicati e illustrerà una selezione di copertine, articoli, annunci pubblicitari e alcuni dei caratteristici campioni applicati che dimostrano l’anima sperimentale di Campo Grafico.

13.00 – 14.00
Pausa pranzo

14.00 – 16.00
Andrea De Pasquale
La memoria di Bodoni nel 900: Mardersteig, Tallone, Riva et al.

Si traccerà l’evoluzione delle tecniche di composizione, fonderia dei caratteri e stampa tra XIX e XX secolo, fino all’introduzione del digitale, soffermandosi soprattutto sulle macchine più in uso, quali la linotype, la monotype e le rotative, e sulle tecniche della litografia e dell’offset, anche attraverso esempi di iconografia d’epoca e con l’illustrazione della collezione di macchine da stampa della Biblioteca nazionale centrale. Verranno dati anche cenni sull’evoluzione della fabbricazione della carta, con particolare riguardo ai nuovi componenti utilizzati nel XX secolo.

In occasione del primo anniversario della morte di Bodoni (1913), si organizzarono in tutta Italia una serie di manifestazioni che, insieme a quelle del 1940, per il bicentenario della nascita, ne cristallizzarono il  mito,  qualificandolo come  il  tipografo dell’italianità per  eccellenza, trasmettendolo fino ai nostri giorni. Nel corso del ‘900 molti tipografi si ispirarono a lui sia nell’utilizzo di caratteri derivati dai suoi tipi, sia riproponendo i suoi ideali di purezza, ordine, equilibrio e perfezione della pagina scritta. Ancora oggi il carattere Bodoni , presente pure tra i caratteri digitali in più versioni, è simbolo nella grafica contemporanea di eleganza, lusso e raffinatezza.

16.00 – 18.00
Eleonora Cardinale
Libri figurati d’autore: tra arte e letteratura

Partendo dalla definizione di libro figurato d’autore, si indagherà l’incontro di due linguaggi autonomi – parola scritta e immagine – e la collaborazione nata tra il poeta/scrittore e l’artista, insieme al terzo complice: l’editore. Dopo l’analisi delle caratteristiche del libro figurato d’autore e delle tecniche utilizzate, si traccerà un percorso storico dai primi decenni del Novecento fino ad oggi attraverso editori, luoghi di produzione dal centro alla periferia, poeti e artisti coinvolti.