Una vita partigiana

Biblioteca nazionale centrale di Roma - In occasione del Giorno della memoria

30 gennaio 2024 - Presentazione volume

Presentazione volume
“Una vita partigiana”
nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della memoria


Martedì 30 gennaio 2024, ore 10:00, Auditorium

 

Alla presenza dell’autrice
Teresa Vergalli

Saluti
Stefano Campagnolo
Direttore della Biblioteca nazionale centrale di Roma​

Ne parla con l'autrice
Marco Damilano
Giornalista

Intervengono
Prof.ssa Elena Zacchilli
Dirigente Scolastico Liceo Statale Niccolò Machiavelli

Le studentesse e gli studenti Liceo Statale Niccolò Machiavelli e del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II”

«Avevo sedici anni. A casa ho detto subito che volevo aiutare mio padre e i suoi amici. Volevo entrare nella Resistenza. Avevamo impressa sulla pelle l’avversione per quella violenza e per le angherie che stavamo subendo, i rastrellamenti, i saccheggi, gli incendi, le uccisioni pubbliche: era normale essere sfacciatamente antifascisti.»

Teresa Vergalli è una partigiana combattente con il nome di battaglia Anuska. Era una staffetta e percorreva in lungo e in largo le campagne della Val d’Enza, tra la provincia di Reggio Emilia e quella di Parma, portava messaggi e documenti e guidava dirigenti e responsabili militari da un punto all’altro, curandosi che non venissero intercettati o arrestati. Tra il 1944 e il 1945 si è ritirata in montagna per sfuggire ai rastrellamenti, poi è tornata di nuovo in pianura a organizzare i Gruppi di difesa delle donne per la Resistenza e per l’emancipazione, a tenere un’infinità di colloqui e piccole riunioni segrete per l’educazione democratica della popolazione e degli stessi partigiani.

Terminata la guerra, convinta che la battaglia per i nostri diritti continui ancora oggi, è stata un’attivista dell’Unione Donne Italiane e redattrice del periodico Noi Donne.

Ha scelto di diventare maestra in una scuola primaria della periferia di Roma, con la missione di contribuire a creare cittadini consapevoli, capaci di coscienza sociale e di solidarietà.

 

La giornata del 30 gennaio intende coinvolgere le ragazze e i ragazzi generando un importante momento di riflessione ricordandoci come le battaglie che hanno segnato il secolo scorso siano le stesse che siamo chiamati ad affrontare oggi: la difesa della democrazia e la lotta contro ogni forma di discriminazione.

La vita di Teresa Vergalli infatti rappresenta non solo una testimonianza ma anche un esempio e un monito per le nuove generazioni a cui ricordare che la libertà e la democrazia, che abbiamo conquistato con il sangue e con il dolore, potrebbero non essere per sempre e per questo devono continuare ad essere difese.