Il percorso
Il percorso, i percorsi
Tra i due fulcri principali del museo, il primo dedicato a Elsa Morante, il secondo a Pier Paolo Pasolini, si snoda nelle due Gallerie degli scrittori un percorso nella letteratura del Novecento attraverso poeti e scrittori che hanno profondamente segnato con la loro scrittura il secolo e che trovano nelle collezioni della Biblioteca una ricca testimonianza di opere e documenti autografi.
La prima Galleria, dedicata alla prima metà del Novecento, si apre con d’Annunzio e prosegue con Pirandello, Svevo, i futuristi, Onofri e de Pisis, Sbarbaro, Ungaretti, Saba, Montale, infine Quasimodo. Vuole essere un omaggio ai Premi Nobel della nostra letteratura. La seconda Galleria, dedicata alla seconda metà del secolo, prende avvio con scrittori e poeti amici di Pasolini: Moravia e Ginzburg, dell’Arco, Bertolucci, Caproni e Penna. Il nome di Pasolini torna anche nel percorso successivo dove si incontrano Vigolo, i Novissimi, Fortini, Giudici e Zanzotto, Calvino, Cerami, Rosselli e Bellezza, in direzione del nuovo secolo, oltre a due focus su Storie di un viaggiatore: Stanislao Nievo e su Scrittori, artisti, editori: il ’900 composto a mano. A introdurre le due Gallerie sono Grazia Deledda, che proprio nel 1900 si trasferisce a Roma, e Carlo Levi con i suoi ritratti di scrittori.
Si tratta di un percorso in movimento, uno tra i possibili, che permette al suo interno di svilupparne molti altri. Si compie infatti un percorso didattico nella storia letteraria del Novecento attraverso autori di assoluta rilevanza di cui la Biblioteca possiede i documenti originari. Gli studenti possono toccare con mano le carte autografe e le prime edizione di testi cardine della letteratura novecentesca dal manoscritto della Pioggia nel pineto di d’Annunzio alle prime stesure di Ragazzi di vita e Una vita violenta di Pasolini. Si compie inoltre un percorso attraverso la storia della biblioteca e delle sue collezioni dal trasferimento al Castro Pretorio. Percorsi più specialistici permettono di entrare nel vivo da una parte della filologia d’autore, di comprendere la genesi dell’opera, dall’altra del trattamento di particolari tipologie documentarie quali i fondi d’autore nella loro ricchezza di materiale e di supporti scrittori, colti nella loro evoluzione, e nella loro complessità di gestione: dagli esemplari postillati, con dedica autografa e tracce di lettura, alle stesure preparatorie, bozze di stampa, materiali epistolari, fotografie, ritagli di giornali. Aree multimediali e audiovisuali consentono infine la fruizione di filmati d’autore o tratti dalle Teche Rai relativi agli scrittori del Novecento. Se da Spazi900 nascono numerose attività di valorizzazione, al tempo stesso il museo vuole essere un punto di riferimento per gli scrittori contemporanei nel riconoscere nella Biblioteca un luogo idoneo alla conservazione delle loro carte.