Fondo Maurizio Taddei


Maurizio Taddei (1936-2000), uomo di grande spessore culturale e di vaste conoscenze, cominciò la sua carriera come storico dell’arte presso il Museo d’arte Orientale 1964-1974 prima di essere chiamato alla cattedra di Storia dell’arte e archeologia dell’India presso l’Università degli studi ‘l’Orientale’ di Napoli nel 1976. Oltre agli incarichi accademici, svolse un’intensa attività scientifica proprio all’interno dell’IsIAO, come Direttore delle campagne di scavo in Afghanistan prima e in Pakistan poi, a partire dal 1967. La sua biblioteca, donata dalla famiglia nel 2010, è composta da circa 3.000 volumi ai quali si aggiungono alcune centinaia di estratti. Il Fondo si distingue per la corposa presenza di opere sull’arte e sulla cultura dell’India e del subcontinente indiano e sulla diffusione del buddismo e delle sue espressioni artistiche in Asia centrale ed è ugualmente ricca di opere sulla storia degli studi orientali e di raccolte di relazioni ed epistole di viaggiatori ed esploratori italiani lungo le vie dell’Asia. Attento bibliofilo, raccolse prime edizioni, esemplari annotati che ora sono stati ricollocati sugli scaffali della Biblioteca rispettando l’ordine e la posizione originaria, nell’intento di ricostruire quella che, in ambito biblioteconomico è definita “Biblioteca d’autore”, testimonianza di una raccolta libraria privata e personale che, per le sue caratteristiche interne, tramite i singoli documenti e nell’insieme della collezione, sia in grado di testimoniare l’attività intellettuale, la rete di relazioni, il contesto storico culturale del suo possessore.