La storia

La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, grazie a una mirata politica d’incremento dei suoi fondi che ha avuto inizio nel 1969 dall’allora direttore Emidio Cerulli con il progetto illuminato di creare un archivio della letteratura italiana contemporanea, è andata sempre più connotandosi per il patrimonio di raccolte librarie e archivistiche di autori contemporanei, tanto da costituire oggi uno dei poli più significativi e riconosciuti per gli studi sulla letteratura italiana del Novecento. La ricchezza e rarità documentaria è rappresentata da una parte dalle biblioteche d’autore di Enrico Falqui, Elsa Morante, Giovanni Macchia, Giorgio Vigolo, dall’altra dagli archivi e dalle carte autografe degli scrittori. Tra questi si incontrano nomi di primo piano quali Gabriele d’Annunzio e Pier Paolo Pasolini, ma anche tante altre figure che sono parte attiva della letteratura novecentesca, sebbene non centrali, come Arturo Onofri e Giorgio Vigolo. A tutto ciò si aggiunge la prestigiosa acquisizione dei manoscritti di Elsa Morante, avvenuta in più riprese nel corso di un ventennio. Per la sua unicità e completezza il Fondo Morante, composto dall’archivio, dalla biblioteca, dalla collezione di dischi, dai quadri e dagli arredi della scrittrice, può dirsi uno dei più rilevanti a livello internazionale, conservato in maniera unitaria nel più grande istituto bibliografico italiano per sua volontà e poi grazie alla generosità degli eredi.

Il progetto Spazi900, nella volontà di valorizzare il patrimonio letterario novecentesco e di renderlo accessibile a un pubblico più vasto, nasce dalla consapevolezza di una precisa vocazione verso la cultura contemporanea della Nazionale di Roma, sottolineata del resto anche dalla architettura del suo edificio. L’area espositiva, inaugurata il 10 febbraio 2015, si sviluppa inizialmente in due parti. Il suo fulcro permanente è La stanza di Elsa, dove vengono ricreate le suggestioni del laboratorio di scrittura della Morante attraverso gli arredi originari che componevano il suo studio. Lo spazio della Galleria ha ospitato la mostra 900 in 8 tempi.

Spazi900, il 4 novembre 2015, si arricchisce di una nuova sala dedicata a Pier Paolo Pasolini e al suo rapporto con le borgate in occasione dei 40 anni dalla sua scomparsa: «Ragazzi leggeri come stracci». Pier Paolo Pasolini dalla borgata al laboratorio di scrittura. Il 15 dicembre 2016 è la volta dello spazio dedicato a Grazia Deledda per celebrare gli 80 anni dalla sua morte e i 90 anni dal Premio Nobel – Sotto il cedro del Libano: Grazia Deledda a Roma –, mentre il 31 gennaio 2017 di quello dedicato a Carlo Levi dal titolo «Le attese del niente»: Carlo Levi tra scrittura e pittura. Spazi900 trova infine una sua prima conclusione nel giugno del 2017 con l’allestimento delle due Gallerie degli scrittori, dedicate l’una alla prima metà del Novecento, l’altra alla seconda parte del secolo.