Fondo slavo

Il fondo slavo, costituito da sei distinte collezioni, si è venuto formando e accrescendo nel corso di questi ultimi decenni fino a costituire una delle più importanti collezioni di testi slavi (soprattutto russi) presenti nelle biblioteche italiane.
La prima raccolta pervenuta in dono alla Biblioteca nel 1971 fu quella di Giovanni Maver, insigne slavista; ad essa seguirono l'acquisizione della biblioteca dell'Associazione Italia-URSS (1993), la biblioteca di Tommaso Napolitano (1995), la biblioteca Gogol (1998), la biblioteca di Ettore Lo Gatto (2002) e la biblioteca di Michele Colucci (2004).

  • Fondo Maver

 La biblioteca di Giovanni Maver (1891-1970), il primo in Italia ad occupare la cattedra di Filologia slava all'Università di Padova, fu donata dalla famiglia alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma nel 1971. Il fondo Maver comprende circa 3000 volumi e circa 50 periodici. La raccolta è particolarmente ricca per quello che riguarda la letteratura polacca dal Rinascimento agli anni Sessanta del Novecento e rispecchia, naturalmente, gli interessi del professore: dal poeta Julius Slowacki all'altro grande poeta Adam Mickiewicz, da Sienkiewicz a Kochanowski. Di questi autori sono conservati sia i testi in lingua originale, sia le prime traduzioni italiane, sia opere di critica. La consultazione è possibile attraverso il catalogo cartaceo della biblioteca.
Nel luglio 2002 è stato acquisito, insieme alla Biblioteca Lo Gatto, anche l'Archivio di Giovanni Maver: circa 2000 lettere con grandi nomi della slavistica italiana ed europea; 80 taccuini di appunti e annotazioni e i lemmi preparatori per un dizionario slavo-romanzo. Il materiale dell'Archivio Maver, in corso di sistemazione, non è ancora consultabile.

  • Fondo Italia-Urss

La biblioteca dell'Associazione Italia-URSS nasce nell'immediato dopoguerra come testimonianza della realtà sovietica. Inscindibilmente legata alle sorti dell'Associazione, la cui fine è stata decretata a seguito della crisi dell'Unione Sovietica, la biblioteca è stata chiusa nel 1992. Nel 1993 è stata acquistata dalla Regione Lazio e lasciata in deposito permanente presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
La raccolta comprende circa 20.000 monografie, 525 testate di periodici e 10 quotidiani ed è consultabile sul catalogo in linea (opac).

  • Fondo Napolitano

Dono degli eredi di Tommaso Napolitano (1905-1994), giurista e professore di Istituzioni giuridiche e sociali dell'Europa orientale, il fondo Napolitano, in gran parte in lingua russa, conserva un taglio specificamente giuridico-politico.
La raccolta comprende circa 6000 monografie e 160 periodici e al momento è in corso di sistemazione, ma già parzialmente consultabile attraverso il catalogo on line (OPAC) della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

  • Fondo Gogol

Il fondo Gogol raccogli e i volumi della storica biblioteca degli emigrati russi a Roma. La biblioteca nacque nel 1902 per onorare la memoria del grande scrittore russo che a Roma aveva a lungo soggiornato. Nel 1907 trovò sede in quello che era stato lo studio del Canova in Via delle Colonnette e vi restò fino al 1969. Dopo alterne vicende, fu acquistata dalla Regione Lazio e lasciata in deposito permanente presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma nel 1998.
La raccolta comprende circa 15.000 monografie e più di 300 titoli di periodici ed è consultabile sul catalogo on line (OPAC).

  • Fondo Lo Gatto

L'importanza del fondo Lo Gatto (circa 8500 volumi più un centinaio di titoli di riviste) risiede nella straordinaria attività culturale del suo proprietario: Ettore Lo Gatto (1890-1983), insieme a Giovanni Maver, ebbe un ruolo determinante nella nascita e formazione della slavistica italiana, e i suoi libri testimoniano i numerosi e profondi rapporti che egli ebbe con importanti personalità della cultura russa, soprattutto della prima metà del secolo. Sono ampiamente rappresentati i grandi scrittori russi dell'Ottocento e del Novecento, da Lermontov, a Puskin, a Tolstoj, fino a Blok, alla Cvaetaeva, alla Ahmatova, così come gli scrittori dell'emigrazione.
Insieme alla Biblioteca Lo Gatto è pervenuto anche l'Archivio Lo Gatto, che conserva soprattutto materiali preparatori ai numerosi lavori di Lo Gatto (sia dattiloscritti che materiale iconografico). La Biblioteca e l'Archivio Lo Gatto sono in corso di sistemazione e non disponibili al pubblico.

  • Fondo Colucci

Acquistata nel 2004, la biblioteca di Michele Colucci (1937-2002), professore di lingua e letteratura russa presso l' Università La Sapienza di Roma, arricchisce e completa la raccolta russa soprattutto in ambito letterario. Il fondo Colucci comprende circa 5000 volumi in corso di sistemazione.