Gli Armeni e l’Italia. Un’occasione d’ incontro

Sala 1

21 novembre 2008 - Incontro

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Un lungo rapporto quello degli Armeni con il nostro Paese, una tradizione di dialogo che comincia nel Medio Evo e lascia testimonianze artistiche e culturali in varie zone della penisola.

Tra queste, le molte lettere del poeta armeno di cittadinanza italiana Hrand Nazariantz (1906-1962) venute alla luce con il riordinamento dei carteggi della scrittrice e giornalista Liliana Scalero, posseduti dalla Biblioteca Nazionale di Roma.
Figura di punta della poesia simbolista armena, esule a Bari dove passa la maggior parte della vita, candidato al Nobel nel 1953,  Nazariantz testimonia con la sua vicenda esistenziale e la sua opera poetica gli intensi contatti che si stabiliscono tra la cultura armena e quella italiana nel corso del Novecento. La fondazione nell'agro barese del villaggio per esuli armeni Nor Arax (Nuova Armenia), lo conferma non solo un poeta e un intellettuale, ma anche un organizzatore, un capo spirituale per il suo popolo e un convinto assertore dell'armoniosa convivenza tra popoli diversi.

Ingresso libero

Ente promotore: Consiglio per la Comunità Armena di Roma e il Pontificio Collegio Armeno

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