L’intervista fonte di documentazione: storia orale, giornalismo, antropologia, sociologia

Biblioteca nazionale centrale di Roma - Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi

5 - 7 maggio 2009 - Convegno

Sala Conferenze 

Convegno AudiovisiviTre giornate dedicate rispettivamente a storia orale, antropologia, giornalismo e sociologia per fare il punto sul contributo dell’intervista come fonte orale agli studi storici, antropologici e alla comunicazione. Il convegno riprende i temi di quello del 1986: L’intervista strumento di documentazione. Giornalismo, antropologia, storia orale.
Non sfugge il cambio di definizione, che promuove oggi l’intervista da strumento a fonte documentaria. Nonostante all’epoca fossero ancora presenti resistenze, soprattutto nell’ambito della ricerca storica, nel considerare le fonti orali al pari delle altre “tradizionali” come quelle documentarie e bibliografiche, i relatori di allora (tra i quali Gianni Letta, Walter Mauro, Gianni Minà, Diego Carpitella, Danilo Dolci, Paolo Spriano) concentrarono i loro interventi sull’ uso imprescindibile di tali fonti nell’attività giornalistica, nella ricerca antropologica e sociale e nello studio della storia contemporanea.
Il tema è oggi riproposto proprio per evidenziare questo salto di qualità, per il quale i documenti sonori e audiovisivi non solo sono riconosciuti come fonti, ma vengono a pieno titolo considerati beni culturali da tutelare e valorizzare.
Il convegno di oggi vuole indicare i risultati cui è arrivata la ricerca scientifica e proporre metodologie condivise per il trattamento di questi documenti, attirando l’attenzione sulla necessità di una politica che li tuteli.
In Italia è possibile trovare fonti orali in archivi e in biblioteche, ma molta documentazione è dispersa in istituti privati o locali; ne deriva un ostacolo proprio alle caratteristiche fondamentali della fonte storica: l’accessibilità e la verificabilità.
Attualmente infatti il supporto fisico di queste fonti sono dischi, nastri, videocassette: tutti materiali che presentano molti problemi di conservazione e gestione, dalla necessità di conservarli secondo precisi standard, al riversamento dei contenuti in formato digitale, alla catalogazione.
E’ oggi possibile agli istituti di conservazione, come l’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, subentrato alla Discoteca di Stato e la Biblioteca nazionale centrale di Roma, affrontare a livello nazionale e coordinato la creazione, gestione e conservazione di tali fonti. In questo senso, ulteriore obiettivo del convegno è stabilire degli indirizzi culturali secondo i quali impegnarsi a coordinare le iniziative per l’acquisizione, la catalogazione, la conservazione e la tutela di questa documentazione e garantirne l’accesso pubblico.

 Ingresso libero

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