Dettagli di stile tra moda e letteratura
Biblioteca nazionale centrale di Roma
7;12;19;26 ottobre - 4 novembre 2009 - Incontro
Dettagli di stile tra moda e letteratura
Percorsi letterari a cura di Margherita Di Fazio
Ventaglio, guanti, cappelli, occhiali protagonisti di quattro incontri-performance: un percorso multimediale tra gli accessori della moda per raccontarne la presenza nei testi letterari del Novecento e dell’Ottocento europeo. Messo a punto da Margherita Di Fazio e arricchito da letture, brani musicali, immagini pittoriche e filmiche.
mercoledì 7 ottobre 2009, ore 17.00
Moda e letteratura. Archivi della moda del ‘900
Radici della moda italiana: le sorelle Fontana
Partecipano Cristina Giorcelli, Isabella Orefice, Luisida Caligaris Papa
Immagini dall’Archivio della Fondazione Micol Fontana
lunedì 12 ottobre 2009, ore 17.00
Ventaglio, il soffio della seduzione
Letture di Milena Vukotic
Alessandra Oliverio (soprano)
Chang Sik Shin (baritono), Simona Benevenga (pianoforte)
Il ventaglio: complemento di eleganza e insieme oggetto di utilità pratica. Maneggiarlo è un’arte: per inviare messaggi, o sostenere una schermaglia d’amore (Madame Bovary), o ironizzare sulle differenze sociali, come in Liolà di Pirandello. Sul ventaglio si scrivono, come sa bene D’Annunzio, dediche, frasi d’amore, poesiole e scherzi come quelli di Parini e Fucini. Il ventaglio è anche protagonista di brani musicali e testimone di un’epoca e di un costume nella ricostruzione cinematografica.
lunedì 19 ottobre 2009, ore 17.00
Occhiali per guardare, occhiali per… vedere
Letture di Alberto Rossatti
Masaho Nagasawa (soprano)
Chang Sik Shin (baritono), Simona Benevenga (pianoforte)
Elemento del quotidiano, gli occhiali fanno parte della persona che li usa per correggere un difetto o quando la vista si indebolisce, come ammette Petrarca nel suo autoritratto da anziano. Rifiutati possono produrre tragici equivoci, come scopre il protagonista di un racconto di Edgar Allan Poe. Scambiati ispirano scherzi dagli esiti imprevedibili come quelli di Giamburrasca. Diventano anche elementi simbolici di scoperta della realtà, come in un racconto della Ortese, o di fascino, come canta una ragazza degli anni ’30 cui piacciono gli uomini con gli occhiali. E poi occhiali celebri, da Woody Allen a Lina Wertmüller, alla Marilyn di Come sposare un milionario, alla Audrey Hepburn di Colazione da Tiffany.
lunedì 26 ottobre 2009, ore 17.00
Guanti: la mano e il suo doppio
Letture di Daniele Valmaggi
Masaho Nagasawa (soprano)
Chang Sik Shin (baritono); Simona Benevenga (pianoforte)
Forma e rappresentazione, letteraria e non solo, di un accessorio dalle molte funzioni: protezione, galanteria e amore, sfida, aggressività, testimonianza di status. Dal guanto del cavaliere medievale, reale o inesistente come Agilulfo di Calvino, ai guanti vuoti di Savinio e De Chirico; dal guanto di una serie di incisioni di Klinger ispiratrici della canzone di De Gregori, a quello dell’assassino, da quello del chirurgo di Gadda a quello del pugile, del detective, del maggiordomo, della diva, da Gilda a… Jessica Rabbit.mercoledì 4 novembre 2009, ore 17.00
In cima ai pensieri: il cappello
Letture di Michela Caruso
Masaho Nagasawa (soprano)
Chang Sik Shin (baritono); Simona Benevenga (pianoforte)
Varie fogge, materiali diversi secondo la stagione, i climi, le circostanze: il cappello passa in letteratura segnalando distinzioni di genere, di classe sociale, esprimendo adesioni ideologiche. Dalla normalità del quotidiano all’elaborazione letteraria, si arricchisce di significati: testimonianza di un terribile delitto ne Il cappello del prete di De Marchi, strumento di inganno farsesco ne Il cappello a tre punte di Alarcòn, espressione di contrapposizione sociale ne Il Golem di Gustav Meyrink. E poi cappelli famosi, da Greta Garbo a Fellini, a Indiana Jones ad Harry Potter e il cappello parlante della scuola di magia.
Ingresso libero
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