Léon Bakst, l’arte della messinscena: un percorso iconografico

Biblioteca nazionale centrale di Roma - In collaborazione con la provincia di Avellino

4 marzo - 30 aprile 2010 - Mostra

Mostra Balleti Russi

 

 

Nella mostra iconografica Léon Bakst, l’arte della messinscena sono esposte le riproduzioni dei bozzetti di scena e dei costumi più significativi disegnati dal pittore e scenografo russo per gli allestimenti dei Balletti Russi di Sergej Diaghilev e degli spettacoli costruiti sulle pièces teatrali scritte in Francia da Gabriele D’Annunzio e svoltisi nei teatri di Parigi e Londra.

Nella capitale francese i Balletti Russi e Sergej Diaghilev operano una sostanziale trasformazione teatrale, che rivoluzionerà sia le tecniche scenografiche sia la regia delle opere di quel nuovo teatro, in cui fondere tutte le arti dello spettacolo: canto, danza, recitazione, musica e arti visive.

Una lunga indagine bibliografica attraverso cataloghi e testi, talvolta reperibili solo presso alcune biblioteche specializzate italiane e straniere, ha permesso di ricostruire la straordinaria opera dell’artista russo, dimostrando la sua importanza per la nuova estetica della danza.

In una lettera a Diaghilev a Monaco del 15-18 aprile 1911 Bakst scriveva:
L’essenza del mio disegnare per il teatro si basa sulla distribuzione estremamente calcolata delle macchie di colore sullo sfondo di una scena, con costumi che corrispondono direttamente al fisico dei ballerini.

In un’intervista concessa al «New York Tribune» rivelava il suo metodo:
Generalmente il mio metodo è quello di prendere un motivo semplice e variarlo all’infinito, in modo da creare un’armonia di colore e di linea.

L’apporto creativo di Bakst e la “lezione” dei Balletti Russi contribuirono notevolmente a rendere i drammi francesi di d’Annunzio un esempio di teatro totale, capace di fondere l’arte della parola con quella della musica e della danza.

Seguendo le indicazioni del poeta e ricreando l’atmosfera dell’epoca alla quale allude nelle sue opere, Bakst ha infatti concepito un “Teatro totale”, un luogo di confluenza di tutte le arti, connotato da un linguaggio originale, a metà tra impressionismo ed espressionismo.

La scena teatrale risulta animata dal ritmo vivace delle luminosità sui colori studiati con il passaggio del chiaro nella penombra, in cui si racchiude l’intensità drammatica dell’azione. Si può parlare di “poetica del meraviglioso e del sublime”, che suscita, attraverso la magia dei colori e delle sue forme, stupore e ammirazione nel pubblico.

 

Inaugurazione
Giovedì 4 marzo 2010 - ore 18.00

 

Orario di apertura:
Lunedì - Venerdì ore 9.00 - 18.30
Sabato ore 9.00 - 13.00

 

Locandina - Scarica il PDF

 

 

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