Il pianoro delle quaglie
Biblioteca nazionale centrale di Roma
29 novembre 2010 - Presentazione volume
Il pianoro delle quaglie
di Orazio Barrese
Iride edizioni, 2010
Iride edizioni, 2010
Intervengono:
Osvaldo Avallone
Giovanni Russo
Walter Pedullà
Walter Pedullà
Una drammatica storia d’amore e un delicato ma ambiguo rapporto d’amicizia sono i perni di un racconto, che si snoda tra Roma e un centro della Calabria, protagonista un maturo ex parlamentare. I due diversi legami affettivi, distanti nel tempo alcuni decenni, portano, assieme alla contestualizzazione di vicende lontane, al raffronto e alla compenetrazione tra l’allora e l’oggi, alla scoperta di umili che diffondono tra altri umili il senso dell’onore e della dignità, di donne la cui straordinaria forza è determinante nello smantellamento delle fortezze patriarcali, e così la coinvolgente intensità di vicende private si apre anche a un’immagine collettiva, alla storia di un centro che la natura ha benedetto ma che gli uomini hanno devastato. Eppure - racconta il protagonista – c’è stato un tempo in cui il suo era un paese di vivere cortese, di civile respiro, di aranceti colorati, di ulivi che sembravano cattedrali, con l’alito del mare viola cantato da millenni, e l’ammiccante sensualità della stelle. Ancora oggi - è l’amara conclusione - sono tanti gli uomini miti e generosi, ma i loro sguardi sono cupi, i cieli sono diventati lividi e le stelle corrusche. E il fiore di zagara ha sapore di fiele.
[Eppure] nell’esaltazione della dignità, nella riscoperta dell’amicizia intesa come valore, oltre che come sentimento, nella riproposizione di fatti e condizioni che sembrano appartenere a un Sud senza tempo, il sapore di fiele incomincia a trasformarsi, e torna ad essere miele e vita.
[Eppure] nell’esaltazione della dignità, nella riscoperta dell’amicizia intesa come valore, oltre che come sentimento, nella riproposizione di fatti e condizioni che sembrano appartenere a un Sud senza tempo, il sapore di fiele incomincia a trasformarsi, e torna ad essere miele e vita.
Lunedì 29 novembre 2010, ore 16.30