Pirandello e la traduzione culturale

Biblioteca nazionale centrale di Roma

10 giugno 2013 - Presentazione volume

Pirandello e la traduzione culturale
a cura di Michael Rössner e Alessandra Sorrentino
Carocci editore, 2012

 

Il presente volume di studi del Centro Europeo di Studi Pirandelliani di Monaco di Baviera accoglie questa nuova tendenza di vedere la traduzione in un senso più ampio e di applicare i metodi sviluppati dal cosiddetto translational turn all’opera di Luigi Pirandello, autore d’importanza centrale non soltanto per il Novecento italiano, ma anche per la cultura europea nel secolo XXI. E difatti, gli studi di questo libro dimostrano almeno due cose: che Pirandello stesso aveva riflettuto ripetutamente sul concetto della traduzione, sia tra le culture che tra i generi letterari, e che lui stesso agiva da traduttore fra questi contesti e serviva (come autore tradotto) da punto di riferimento per innovazioni nelle più svariate culture europee. La cosa più sorprendente è però che Luigi Pirandello, nelle sue riflessioni teoriche, anticipava già nel 1908 parecchie idee del translational turn e, nella pratica della sua opera, andava persino oltre i concetti dell’ibridità e dell’innovazione – nella sua legge “aurea” della comprensione e del rispetto per l’altro. 

 

Lunedì 10 giugno 2013, ore 17.00

 

Saluti
Osvaldo Avallone
Direttore della Biblioteca nazionale centrale di Roma

Modera
Angelo Fàvero
Dipartimento di Studi Umanistici Università di Tor Vergata - Roma

Intervengono
Pierluigi Pirandello
Avvocato, nipote di Luigi Pirandello
Rino Caputo
Dipartimento di Studi Umanistici Università di Tor Vergata - Roma
Giordano Bruno
Direttore ISIA Roma Design 

 

Pirandello e la traduzione culturale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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