Vittorio Zecchin, Duilio Cambellotti e le Mille e una notte
Museo Boncompagni Ludovisi
14 dicembre 2013 - 3 marzo 2014 - Mostra
La mostra Zecchin - Cambellotti e Le Mille e una notte raccoglie una serie di testimonianze artistiche di quanto le suggestive fiabe arabe fossero popolari in Italia all'inizio del XX secolo e quale interesse abbiano generato nei confronti dell'Oriente in ogni campo del costume sociale.
Nel 1914 Vittorio Zecchin, artista muranese protagonista della stagione modernista italiana, viene incaricato di decorare la sala da pranzo dell'Hotel Terminus a Venezia. Realizza dodici pannelli dipinti su tela, che hanno come soggetto alcune delle storie de Le mille e una notte, raccolta di fiabe orientali che viene pubblicata dall'Istituto Editoriale Italiano di Milano all'inizio dello stesso anno. I due piccoli volumi, usciti nella collana Biblioteca dei ragazzi, vengono illustrati dall'artista romano Duilio Cambellotti con venti tavole dipinte a tempera. Non sappiamo se Zecchin tenne conto nella realizzazione dei suoi pannelli della pubblicazione dei Treves, né se Cambellotti abbia avuto notizia del lavoro di Zecchin. Di fatto, grazie ai due artisti le storie meravigliose de Le mille e una notte, già ampiamente apprezzate soprattutto in Francia dopo la traduzione integrale di Antoine Galland, si diffusero anche in Italia dando il via a una serie eccezionale di edizioni che continua fino ai nostri giorni.
Di Zecchin vengono qui presentati sei dei dodici pannelli originali, di proprietà della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro a Venezia, oltre a una serie di vasi in vetro, che l'artista realizzò, per la ditta muranese Cappellin & Co. e che provengono da alcuni collezionisti romani. Di Cambellotti la mostra presenta, invece, la serie originale delle venti tavole per l'illustrazione del libro edito dai Treves a Milano, di proprietà dell'Archivio Cambellotti di Roma. Inoltre, sono state selezionate, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, una serie di pubblicazioni della celebre raccolta di fiabe, tra cui la prima in lingua francese di Antoine Galland.
Infine, per suggerire l'ambiente originario in cui le storie de Le mille e una notte sono state inventate, vengono presentate due mattonelle persiane del XVIII secolo, che rappresentano il mondo orientale fiabesco che vede nascere quei suggestivi racconti; mentre la lucerna ad olio che viene esposta è un esemplare in uso nell'India coeva alla genesi letteraria delle storie e rappresenta anche il simbolo di una delle fiabe più conosciute, quella de La lampada di Aladino, rimasta nell'immaginario collettivo ininterrottamente per diverse generazioni e fino ai nostri giorni. Mattonelle e lucerna sono stati prestati dal Museo Nazionale d'Arte Orientale di Roma.
La mostra è, infatti, frutto di una felice collaborazione della Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea, e del Museo Boncompagni Ludovisi che ne fa parte, con la Galleria internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro a Venezia e con altri due Istituti romani del Ministero per le Attività Culturali e il Turismo: la Biblioteca Nazionale Centrale e il Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci".
Sede
Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative, il Costume e la moda dei secoli XIX e XX Via Boncompagni, 18
Accesso per disabili
Orari
Aperta al pubblico dal 14 dicembre 2013
Martedì - domenica 8.30 - 19.30 (ingresso fino alle 19.00) Chiuso tutti i lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre. Visite per le scuole consentita la visita al Museo previa
prenotazione e con accompagnatori per un massimo di 20 alunni alla volta
Biglietto gratuito
Info
tel. 06 42824074
museoboncompagni.info@beniculturali.it
www.museoboncompagni.beniculturali.it