Ada D’Agostino Scrivere, correggere, riscrivere Il dattiloscritto di Se una notte d'inverno un viaggiatore

Biblioteca nazionale centrale di Roma

9 maggio 2024 - Presentazione volume

Scrivere, correggere, riscrivere
Scrivere, correggere, riscrivere

Giovedì 9 maggio 2024, ore 16:30, Sala 1

 Ciclo ItaloCalvino100

 Presentazione del volume

Ada D’Agostino
Scrivere, correggere, riscrivere
Il dattiloscritto di
Se una notte d'inverno un viaggiatore
(Carocci, 2023)

Saluti
Stefano Campagnolo
Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma

Intervengono
Sabina Ciminari
Gemma Donati
Martin McLaughlin

Sarà presente l’autrice

 

La Biblioteca continua il ciclo di incontri dedicato al centenario della nascita di Italo Calvino e legato alla mostra “Lo sguardo dell’archeologo. Calvino mai visto”, ancora visitabile fino al 24 maggio. Il 9 maggio verrà presentato il libro di Ada D’Agostino Scrivere, correggere, riscrivere.

Il dattiloscritto di Se una notte d'inverno un viaggiatore.

Nel 1979, dopo un lungo silenzio narrativo e una gestazione assai sofferta, Italo Calvino dà alle stampe uno dei capolavori della letteratura del Novecento: Se una notte d'inverno un viaggiatore. Il dattiloscritto dell'opera consente oggi di ricostruire diverse fasi della sua composizione: con le sue pagine entriamo infatti nel cuore dell'officina calviniana, luogo di un lavoro ininterrotto e inquieto di cui sono spia evidente i fogli aggiunti e quelli espunti, le molte cancellature e varianti che il documento restituisce nella loro stratificata complessità. Le ripetute incursioni d'autore non risparmiano punti nodali della trama, dove si precisano e prendono forma le importanti questioni di poetica con cui Calvino interroga il senso ultimo della sua scrittura. Dal progetto della (mai pubblicata) rivista “Alì Babà” al fitto confronto con le scuole francesi, dal viaggio americano degli anni 1959-60 ai primi esperimenti cibernetici con l'OuLiPo, una serie di ragionamenti e itinerari di lungo corso trova infatti nelle pagine del Viaggiatore una sintesi armoniosa e in sé compiuta. Il volume esplora per la prima volta questo inedito, sul filo di un dialogo tra indagine filologica e critica testuale, per stabilire i tempi di stesura e le ragioni sottese alla tormentata revisione di un'opera labirintica e sempre aperta, del tutto fedele in questo alla sua natura di “classico”: «un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire».