European Printing in Non-Latin Scripts

Biblioteca nazionale centrale di Roma

23 ottobre 2024 - Conferenza internazionale

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CERL ANNUAL SEMINAR / CONFERENCE

23 ottobre 2024 – Auditorium – h. 9.00-18.00

Le tecnologie di stampa sono state storicamente utilizzate in tutto il mondo per riprodurre testi scritti in lingue e scritture diverse. Quando la tipografia europea si sviluppò a metà del XV secolo, tale tecnologia fu inizialmente utilizzata per produrre libri scritti in latino e nelle lingue volgari europee. Tuttavia, i tipografi iniziarono presto a pubblicare testi in ebraico (dal 1469), greco (dal 1471), glagolitico (dal 1483) e cirillico (dal 1491). La prima edizione in armeno risale invece al 1512, in ge'ez al 1513, in arabo al 1514, in siriaco al 1539, in gaelico al 1571. Nel corso del XVI secolo, a partire da Roma e diffondendosi in Europa, consistenti investimenti in tecnologia e competenze furono alla base dello sviluppo di una serie di tipologie di caratteri non latini per la produzione di libri destinati alla circolazione globale.

Oggi le biblioteche europee e americane conservano ampie collezioni di libri antichi stampati in caratteri non latini in Europa, insieme ad importanti fondi di libri stampati in varie regioni del mondo e in una varietà di lingue e sistemi di scrittura diversi, che sono confluiti nelle attuali istituzioni a seguito di diversi eventi storici, politici, religiosi, economici e culturali.

Il prossimo mercoledì 23 ottobre, nell’ambito dell’Annual General Meeeting del CERL (Consortium of European Research Libraries) che avrà luogo quest’anno presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma, si terrà la conferenza internazionale European Printing in Non-Latin Scripts, dedicata appunto allo sviluppo della stampa in caratteri non latini in Europa.

I numerosi interventi, a cura delle maggiori istituzioni bibliotecarie e di ricerca d’Europa e del Nord-America, si focalizzeranno sui libri stampati in scritture non latine, esplorando tre temi principali:

1) tecnologia: la produzione europea di libri stampati in scritture non latine; i modelli, le persone e le motivazioni che hanno permesso la creazione di speciali set di caratteri per rappresentare diversi sistemi di scrittura;

2) collezioni: collezioni significative di libri a stampa in varie scritture non latine attualmente conservate presso istituzioni europee e americane;

3) catalogazione: prassi catalografiche tradizionali e/o in uso; accessibilità dei dati e delle informazioni; standard di catalogazione, codici (codice Marc, codice ISO Ethnologue) e loro utilizzo.

Evento on-line

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L’ingresso è libero ma è richiesta la registrazione:
secretariat@cerl.org

Per l’occasione saranno esposti i poster inviati dalle biblioteche partecipanti a illustrazione delle proprie raccolte di libri stampati in Europa in caratteri non latini.

Organizzazione:
Cristina Dondi (Consortium of European Research Libraries - CERL)
Andrea Cappa (Biblioteca nazionale centrale di Roma - BNCR)
Alessandro Bianchi (Cambridge University Library - CUL)


Comunicazioni:
Cerl annonucement
CERL Annual General Meeting


English version

Printing technologies have historically been used worldwide to reproduce texts written in different languages and scripts. When European typography developed in the mid-fifteenth century, this technology was first utilized to manufacture books written in Latin and European vernaculars. However, printers soon begun to publish texts in Hebrew (from 1469), Greek (from 1471), Glagolitic (from 1483), Cyrillic (from 1491). The earliest edition in Armenian dates to 1512, in Ge’ez to 1513, in Arabic to 1514, in Syriac to 1539, in Gaelic to 1571.

During the sixteenth century, starting in Rome and spreading in Europe, substantial investments in technology and knowledge are behind the development of a range of non-Latin types for the production of material for global circulation.

Nowadays, European and American Libraries are home to extensive holdings of early books printed in non-Latin scripts in Europe. These publications are housed alongside significant collections of books printed in numerous regions of the world and in a range of languages and different writing systems, which entered the current institutions following a variety of historical (political, religious, economical, as well as cultural) events.

On Wednesday, October 23, during the Annual General Meeting of Cerl, the international Conference at the National Central Libray of Rome will focus on printed books in non-Latin scripts, exploring three main themes:

1) Technology - The European production of books printed in non-Latin scripts; the models, the people, and the motivations which enabled the casting of special sets of type to represent multiple writing systems;

2) Collections - Notable collections of books printed in various non-Latin scripts currently housed in European and American institutions;

3) Cataloguing - Current/traditional cataloguing practices; discoverability of data and information; Cataloguing standards, codes (Marc code, Ethnologue ISO code), and their use.

On-line event

Programme

Abstract

Attendance is free, but please register at
secretariat@cerl.org

Posters from many other collections of printed books in Non-Latin scripts will be on display.

Org.:
Cristina Dondi (Consortium of European Research Libraries - CERL)
Andrea Cappa (Biblioteca nazionale centrale di Roma - BNCR)
Alessandro Bianchi (Cambridge University Library - CUL)

Comunications:
Cerl annonucement
CERL Annual General Meeting