D’Arrigo a Roma Una giornata di studi per i cinquant’anni dalla pubblicazione di Horcynus Orca

Biblioteca nazionale centrale di Roma

6 marzo 2025 - Giornata di studio

Stefano D'Arrigo_Horcynus orca
Stefano D'Arrigo_Horcynus orca

Giovedì 6 marzo 2025, Sala 1

Ciclo Spazi900: letture, incontri, confronti

D’Arrigo a Roma
Una giornata di studi per i cinquant’anni dalla pubblicazione di Horcynus Orca

09.30              

Saluti istituzionali
Stefano Campagnolo, Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma​

coordina Andrea CORTELLESSA

10.00               Giancarlo ALFANO, La «Carovana dell’Orca» (convegni, conferenze, letture, spettacoli per i cinquant’anni dalla pubblicazione di Horcynus Orca)

10.20               Giorgio VASTA, prefatore dell’edizione BUR di Horcynus Orca

10.45               Siriana SGAVICCHIA, curatrice dell’edizione BUR di Horcynus Orca

11.15               coffee break

11.30               Daria BIAGI, Uno scrittore isolato? D’Arrigo nella Roma letteraria del dopoguerra

11.55               Chiara CARADONNA, Forme del paesaggio. D’Arrigo in dialogo con le arti figurative

12.20               Giuseppe EPISCOPO, La parola che si fa voce. D’Arrigo nel Ventunesimo secolo

 12.45              discussione

 

La Biblioteca nazionale centrale di Roma ricorda i cinquant’anni dalla pubblicazione di «Horcynus Orca» con la giornata di studi «D'Arrigo a Roma», che si terrà il 6 marzo presso la Sala 1 della Biblioteca nell’ambito del ciclo di incontri Spazi900.

La giornata di studi, a cura di Daria Biagi, Andrea Cortellessa e Siriana Sgavicchia, è il primo appuntamento della «Carovana dell'Orca», ideata da Giancarlo Alfano, che vedrà l’organizzazione di seminari, conferenze, letture e spettacoli durante tutto l’anno. Una rete di Università, in collaborazione con l'editore Rizzoli e i più prestigiosi enti culturali del Paese, celebra Stefano D'Arrigo nel cinquantesimo anniversario della pubblicazione, il 25 febbraio 1975, del suo capolavoro «Horcynus Orca», ristampato per l'occasione dalla BUR, a cura di Sgavicchia e con la prefazione di Giorgio Vasta. Non solo si ricorda così uno dei più formidabili e "singolari" narratori del nostro secondo Novecento, ma anche si affrontano in una chiave diversa dal consueto i temi dell'incontro di culture nello spazio storico-geografico del Mediterraneo e della valorizzazione delle identità locali, in un'ottica tutt'altro che particolaristica o campanilistica ma viceversa cosmopolita e "oceanica". Roma, dove lo scrittore ha vissuto dal 1946 alla morte, è in questo senso sigla
simbolica eloquente, oltre che concreto terreno di relazioni amicali e intellettuali fra le più significative del secolo.

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