Mario dell'Arco - Day Lasts Forever Il tema delle traduzioni dal dialetto romanesco
Biblioteca nazionale centrale di Roma
12 marzo 2025 - Incontro
Mercoledì12 marzo 2025, ore 16.00 - Sala 1
Incontro di Studio
Mario dell'Arco - Day Lasts Forever
Il tema delle traduzioni dal dialetto romanesco
Saluti
Stefano Campagnolo
Direttore dellaBiblioteca nazionale centrale di Roma
Introduce
Marcello Fagiolo dell’Arco
Interventi
Franco Onorati
Mario dell’Arco: il diletto di tradurre e di essere tradotto
Carolina Marconi
I traduttori di Mario dell’Arco e le traduzioni di Trilussa
Riccardo Duranti
Seguendo i passi del poeta che Passa Ponte
Marc Alan Di Martino
Uno sguardo dal Ponte
Letture poetiche di Gemma Costa
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
La poesia in dialetto romanesco vanta una notevole fortuna in materia di traduzioni: il primato spetta naturalmente a Giuseppe Gioachino Belli. La scoperta che del poeta fece Gogol nel suo primo soggiorno romano (1837-38) rappresenta il suggestivo incipit della conoscenza di Belli all’estero e i secoli successivi ne hanno visto la crescita della fama internazionale con le traduzioni in francese, inglese, tedesco, spagnolo, russo e croato. Nel nostro secolo vanno segnalate le centinaia di sonetti romaneschi di Belli tradotti in inglese da Michael Sullivan (1939-2024) e quelli tradotti in russo da Evgenij Solonovič.
Così pure la popolarità internazionale di cui ha goduto Trilussa è testimoniata dalle numerose traduzioni.
In Italia la statura di Mario dell'Arco rivaleggia con quella dei più grandi poeti romaneschi: Giuseppe Gioachino Belli, Cesare Pascarella, Crescenzo Del Monte, Trilussa, Giggi Zanazzo. Nonostante ciò, è stato a lungo ignorato nel mondo anglosassone e le traduzioni delle poesie di Mario dell’Arco sono state sin qui poco numerose, anche se di notevole livello qualitativo.
Il divario quantitativo è ora colmato dal libro Day Lasts Forever: Selected Poems, in cui lo studioso e poeta Marc Alan Di Martino (nato negli USA nel 1974) ha felicemente traghettato oltre 70 poesie nella lingua inglese, della quale è docente. Il corposo volume abbraccia le ventinove raccolte del poeta, a partire da Red Inside del 1946 fino a Roma Romae del 1991.
Nella versione di Marc Alan Di Martino (un poeta di talento la cui raccolta più recente è Still Life with City), le poesie sono vivaci, malinconiche, curiose, strane, belle, umoristiche, sardoniche e pungenti, rese in modo tale da spingere il lettore ad assaporarle con gusto.
All’incontro in Biblioteca nazionale, introdotto da Marcello Fagiolo Dell’Arco e chiuso dallo stesso DI MARTINO, partecipano Franco Onorati, Carolina Marconi e Riccardo Duranti, traduttore e traduttologo, tra i primi ad aver tradotto Dell’Arco (nell’antologia Passo ponte, 1986).
L’incontro festeggia dunque l’impresa di Di Martino, pubblicata dalla prestigiosa casa editrice World Poetry Books (New York, 2024), offrendo altresì uno spunto di riflessione sulla genesi dell’esperienza traduttiva di Dell’Arco, allargata a quella di Trilussa. Nella recente recensione di Jason Gordy Walker, le poesie di Dell’Arco tradotte da Di Martino sono state acutamente definite Colossal Miniatures.