Spallanzani

Mariafranca Spallanzani
L'homme que j'appelle vrai: le Rêveries du promeneur solitaire

"Conversazioni con me stesso" e "meditazioni su me stesso" nello stile di Montaigne ma destinate solo "a me stesso", le Rêveries du promeneur solitaire sono il racconto di un'anima che si cerca e si osserva in solitudine nella bontà originaria della natura: "Mais moi, détaché des [hommes] et de tout, que suis-je moi-même" (Première promenade). Narrazione lucida e disincantata di delusioni e di sconfitte che attengono alla storia di un soggetto singolare alla prova della propria coscienza, l'autore che "consacra i [suoi] ultimi giorni" a "studiare se stesso", l'opera assume un ampio significato filosofico anche nella storia generale della verità, se letta alla luce dei principi di quel "triste e grande sistema" dell'uomo che Rousseau costruisce in modo originale, con "un linguaggio nuovo come è nuovo il suo progetto".). In questo senso, la storia vera di una coscienza singolare narrata in prima persona diventa conoscenza, modello e metodo della teoria dell'"uomo che chiamo vero", capace di verità e giustizia, di autenticità e di moralità (Quatrième promenade).